lunedì 8 ottobre 2007

NEWS


Dopo un lavoro di mesi, siamo riusciti ad arrivare ad un cartellone, per la nuova edizione del festival, decisamente soddisfacente.

Tra gli ospiti della terza edizione, Marco Baliani che presenterà un suo video realizzato in Africa con i giovani attori de L'AMORE BUONO.

Si parte il 22 gennaio e si va avanti fino al 3 febbraio. Due le sale che ospiteranno gli spettacoli e gli incontri, il Teatro Elicantropo e Il Pozzo e Il pendolo. Anche quest'anno l'assessorato regionale al lavoro e all'istruzione, nella persona di Corrado Gabriele, sosterrà la nostra iniziativa.

venerdì 22 giugno 2007

SI PARTE

Dopo il successo della prime due edizioni, torna “Presente Indicativo”, il festival di teatro di impegno civile che si propone di raccontare il presente.Il cartellone è in via di definizione, proprio per questo cerchiamo spettacoli che in un modo o nell'altro siano testimoni del nostro tempo.La particolarità della rassegna è quella di affiancare alle rappresentazioni teatrali, testimonianze di chi ha avuto esperienze simili o parallele a quelle raccontate in scena. La rassegna si terrà a gennaio a NapoliI progetti vanno inviati a - presenteindicativo@libero.it

giovedì 21 giugno 2007

Un breve consuntivo.


Si è conclusa dopo due settimane di appuntamenti, la seconda edizione di “Presente Indicativo”, teatro e cronaca raccontano il presente.
La rassegna si è sviluppata ospitando due reading, tre spettacoli e quattro incontri. Tra gli incontri, particolarmente ci piace ricordare quello con Paola Melone, vedova di Stefano Melone, militare morto a causa delle inalazioni dovuti all’uranio impoverito, incontro succeduto allo spettacolo “Morire di Pace” di e con Sara Greco; ed ancora l’intervista di Conchita Sannino con Adele Parrillo, compagna di Stefano Rolla, regista morto nei tragico attentato a Nassirya. Adele in quanto compagna e non moglie, non ha ricevuto, non solo, alcuna pensione o sostegno economico da parte dello Stato, ma nemmeno alcun riconoscimento morale.
Al Pozzo e il Pendolo si è tenuta la seconda edizione de “La Ferita, autori contro la camorra”, anche quest’anno gli autori impegnati sono stati, Calvino, Gelardi e Miale di Mauro, Meola e Russo. La serata è stata connotata da un intervista con il procuratore aggiunto antimafia Lucio di Pietro, ed un incontro con Maria Franco, docente dell’istituto Minorile di Nisida.
Tra gli scrittori incontrati ricordiamo Valeria Parrella, intervista da Noemi Cacace, la Parrella schietta e simpatica, ha raccontato il suo percorso di scrittrice, la serata è stata caratterizzata dalla lettura di due suoi racconti a cura di Tina Femiano e Daria D’Antonio.
Ci è d’obbligo ricordare lo spiacevole incidente accaduto a Milena Costanzo, interprete di “Esta bien”, l’attrice Veneziana è stata vittima di un violento scippo, è stata trascinata da un motorino per alcuni metri, riportando escoriazioni ed un trauma cranico. Ci sembra particolarmente rappresentativo che, una rassegna che si propone di creare una coscienza oltre che teatrale anche civile , sia stata connotata da questo avvenimento così violento.
Le fatiche di quest’anno sono state ripagate dall’attenzione del pubblico, in particolare in serata come quelle di “Auti nostro” “Figlio del tricolore” e Antica Babilonia e con la partecipazione ancora una volta accalorata che c’è stata per “La Ferita”.
Siamo consci che il progetto e da migliorare, ma ringraziamo ancora tutti quelli che hanno collaborato in maniera assolutamente volontaria alla rassegna, le giornaliste Conchita Sannino e Noemi Cacace, le organizzatrici Gioia Miale e Mariagiavanna Grifi, i teatri Il pozzo e il pendolo ed Elicantropo e tutti gli ospiti e le compagnie partecipanti.
la foto è di Ciro Fusco

SECONDA EDIZIONE


PRESENTE INDICATIVO
SECONDA EDIZIONE


TEATRO ELICANTROPO - 10 e 11 gennaio 07
AUTI NOSTRO
Calciatori Fuori Campo
Reading teatrale per pallone, attori e musica.
Liberamente tratto dall’omonimo libro di Ciro Fusco
Con Giuseppe Miale di Mauro e Antonio D’Avino
Musica scritta ed eseguita da Giulio Fazio
A cura di Mario Gelardi

Ciro Fusco è un bravissimo ed agguerrito fotografo dell’Ansa. Qualche hanno fa ha pubblicato un libro “Auti nostro” che , raccontava il calcio di strada dei ragazzini napoletani, attraverso sue fotografie e brevi racconti.
Una vera e piccola squadra di calcio “fotografata” con naturalezza e leggerezza attraverso gli occhi di chi quel calcio l’ha vissuto e giocato.
Le foto di Ciro Fusco sono pubblicate dai maggiori quotidiani e dalle principali riviste internazionali. Nel 1998, per le foto realizzate nei giorni della tragedia di Sarno, gli è stato assegnato il premio internazionale di giornalismo “Ischia” nella categoria “Agenzie”.

Interviene Ciro Fusco


TEATRO ELICANTROPO - 12 gennaio 07
MORIRE DI PACE
Dalla storia vera di Stefano Melone
di Sara Greco e Giancarlo Fares
Con Sara Greco - Chitarra classica Daniele Romeo
Regia Giancarlo Fares

La storia di una donna innamorata e sposa d’un militare. D’un militare tradito dai propri ideali, lasciato morire per un’assenza di verità. Ci sono battaglie che non finiscono, che continuano ad uccidere anche dopo l’ultimo colpo sparato. Ci sono guerre generatrici di un nemico invisibile che uccide vinti e vincitori, un nemico della vita, qualsiasi forma di vita. Ci sono silenzi che vanno uccisi con la verità. Ci sono vite che vanno ricordate ad alta voce.
“Un militare è al servizio del cittadino, questo è quello che noi giuriamo” Queste sono le parole di un ufficiale dell’esercito italiano, di qualcuno che ha scelto di indossare la divisa per dare un senso alla propria vita.

Interviene Paola Melone, vedova di Stefano Melone, intervistata da Noemi Cacace

Prima del maresciallo Diana, il danno biologico era stato riconosciuto al maresciallo Stefano Melone. Il maresciallo Melone è morto per un tumore dovuto probabilmente all'esposizione all'uranio impoverito e la vedova si è vista risarcire con 510 mila euro. «A mio marito - ha detto la signora - era stata riconosciuta la malattia per causa di servizio già nel momento in cui era stato riformato dalla commissione medico-ospedaliera. Dopo un lungo calvario fra una clinica e l'altra, tutto a nostre spese, è morto l'8 novembre del 2001 all'Istituto nazionale dei tumori di Milano».Il riconoscimento di danno biologico ottenuto dal maresciallo Melone «ha aperto un precedente importante», ha sottolineato la vedova Melone. Tanto che, soltanto qualche giorno dopo, è arrivato l'analogo pronunciamento da parte dell'Avvocatura dello Stato per il maresciallo Diana.Secondo Domenico Leggiero, coordinatore dell'Osservatorio militare, sono 276 i militari italiani malati di linfoma di Hodgkin e 34 i morti per la stessa malattia.


TEATRO ELICANTROPO - 13 e 14 Gennaio 07
FIGLIO DEL TRICOLORE
Adattamento teatrale di Antonello Cossia
da Contadini del Sud di Rocco Scotellaro
Materiali drammaturgici per uno spettacolo in divenire
lettura musicata
con Antonello Cossia, Raffaele Di Florio, Riccardo Veno.

Negli anni cinquanta il problema della disoccupazione raggiunge livelli di grave preoccupazione nei diversi ambiti sociali. In Sicilia un folto e numeroso gruppo di contadini, guidati da Danilo Dolci, intellettuale e insegnante, occupa un terreno di proprietà dello stato per dissodarlo, per renderlo coltivabile. Vengono tutti arrestati e processati. Il processo sarà lungo e vedrà il coinvolgimento di un numeroso gruppo di personalità nell’ambito della cultura e della letteratura.
Rocco Scotellaro, scrittore di Tricarico (Potenza), in quegli stessi anni era vicino alle persone di questa operosa parte della società italiana del dopoguerra.
I personaggi descritti da Scotellaro, diventano gli imputati del processo
Un’ambigua figura di avvocato, illustra agli spettatori l’istruttoria-racconto, le parole di questi uomini ci riportano in un paese spesso dimenticato.


IL POZZO E IL PENDOLO - 15 Gennaio 07
ore 21.00
LA FERITA
Autori contro la camorra.
Seconda edizione
Di Fortunato Calvino, Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro, Giovanni Meola, Roberto Russo, Roberto Saviano ed un intervento di Maria Franco Docente IPM di Nitida.

La seconda edizione dell’iniziativa che ha visto uniti alcuni giovani autori napoletani. legati dall’impegno costante a raccontare Napoli e la camorra, dal loro personale punto di vista.

Interviene il Dott. Lucio Di Pietro, Procuratore Nazionale Antimafia aggiunto.



IL POZZO E IL PENDOLO - 17 gennaio 07
Ore 21.00
LE DONNE DI VALERIA PARRELLA
Incontro con Valeria Parrella
Con la partecipazione di Tina Femiano e Daria D’Antonio.

Valeria Parrella è nata nel 1974. Vive a Napoli in una bella casa colorata. La sua prima raccolta di racconti, “mosca più balena”, ha vinto il Premio Campiello opera prima 2004; Procida e Amelia Rossetti. Con “Per grazia ricevuta” sua seconda opera, è entrata nella cinquina finale del Premio Strega 2005.

Intervista a cura di Noemi Cacace.


TEATRO ELICANTROPO - 18 e 19 gennaio 2007
ESTA’BIEN
Esplosione due
di e con Milena Costanzo e Roberto Rustioni

Esta’bien e’ un lavoro che parte dalla necessita’ di confrontarsi con la realta’ contemporanea.
Esta’bien parla di questo mondo,”in this world”,il Cielo qui e’ distante, raccontiamo la Terra.
Un punto di vista assolutamente personale sulla “volgare realta’ quotidiana”,un percorso attraverso la nostra “societa’ globalizzata”.
Siamo saliti su un vagone che attraversava l'universo contemporaneo senza ben sapere dove si sarebbe fermato.
Durante il viaggio il lavoro si è nutrito e sviluppato delle fonti di riferimento più disparate.
Abbiamo lavorato sulle sabbie mobili, abbiamo archiviato azioni, parole, materiali,testi,musiche, immagini...
Abbiamo composto figure nate dalla sovrapposizione di veline, ogni velina una nuova difficoltà, un nuovo compito, un nuovo vincolo. Il disegno finale si regge su slittamenti continui.

IL POZZO E IL PENDOLO - 19 gennaio 07
Ore 17.30
NEMMENO IL DOLORE
Con Adele Parrillo.
Intervista a cura di Conchita Sannino

Incontro con Adele Parrillo, compagna di Stefano Rolla, morto nel tragico attentato a Nassirya.
“Ma la mia vita con te era avvenuta veramente, il nostro Amore, intendo, era accaduto o esisteva solo nella mia testa? Perché io venivo cancellata dalle liste dei tuoi parenti? La vita fin qui condotta, che io credevo giusta e corretta, non era stata tale? Cosa avevo fatto di sbagliato per essere cancellata dalla tua vita? Dov'era l'errore? Non poteva essere solo perché mancava una firma su un registro del Municipio. Le firme sulla nostra carne, quelle che mi facevo mattina e sera per avere un bambino, non contavano molto di più?"



TEATRO ELICANTROPO - 20 e 21 gennaio 07
ANTICA BABILONIA
missione di pace in zona di guerra
di Carmine Borrino
con Carmine Borrino
musiche originali Paolo Coletta
regia Roberto Azzurro

Dicono che le guerre le facciano i potenti.
Dicono che le guerre siano dolore.
Dicono, perfino, che le guerre non si dovrebbero fare.
Non dicono, però, i motivi reali per cui si fanno le guerre.
Non dicono nemmeno le date di inizio e di fine-guerra.
E non dicono mai, ma davvero mai, che le guerre si faranno sempre.
Dicono, poi, che un giovane carabiniere che fa la pace a Nassirya si ritrova,
suo malgrado,
in una cosa troppo più grande di lui.
E non dicono mai, neanche questo proprio mai,
che la Vita di un giovane carabiniere che,
partito per la Pace,
a Nassirya si rende conto di star facendo la Guerra,
è invece una cosa molto più grande di quella guerra che gli hanno fatto fare.

PRIMA EDIZIONE



PRESENTE INDICATIVO

PROGRAMMA PRIMA EDIZIONE

MERCOLEDI 11 E GIOVEDI 12 GENNAIO

Teatro Elicantropo
PRIMO AMORE
di Letizia Russo
Diretto ed interpretato da Paolo Zuccari
Questo testo è il primo monologo che scrivo.
È il racconto di un piccolo nóstos, un ritorno a casa dopo molti anni.
C’è un uomo che una volta era stato un ragazzo e che dopo molti anni ritrova in un caffè un altro uomo che una volta era stato un ragazzo e che aveva, fugacemente amato con tutta la vita dei quindici anni.
Questo piccolo ritorno senza importanza è la stenografia emotiva di un pensiero, è la frammentazione di un ricordo riemerso alla mente e subito dopo scomparso. Ma non è un funerale del passato. Semmai è la celebrazione della giovinezza, un omaggio al cuore libero dell’uomo, una pietra lanciata contro qualsiasi ghettizzazione dei sentimenti.
Letizia Russo

VENERDI 13 GENNAIO
PAN – ore 12.00

COSI' RARO. COSI' PERDUTO - UNA STORIA DI TERRORISMO. UN RACCONTO PERSONALE
Incontro con l’Onorevole Olga D’Antona
condotto da Conchita Sannino.
Con Tina Femiano
“Cinque anni dall’uccisione di Massimo D’Antona, sembra ieri. Se c’è motivo di parlarne quasi ogni giorno vuol dire che, rispetto a quanto accadde il 20 Maggio 1999, siamo appena convalescenti. Ricordo quei giorni, attraversati dall’odore, così pareva, lasciato dagli spari che avevano abbattuto uno dei grandi esperti dello Stato in materia di diritto del lavoro, artefice di una cultura aggiornata dallo studio e dall’esperienza cioè nel vivo dei problemi… Ecco perché, cinque anni dopo, è parso naturale che si volesse pubblicare una sorta di diario, risvegliato da una sequela di domande, e corredato dagli interventi tenuti da Olga D’Antona in occasioni pubbliche, in parlamento e sui giornali. Olga, che nel frattempo mi aveva dato la sua amicizia, dopo tanto ragionare si era lasciata condurre con la leggerezza suggerita da un sentimento di solidarietà, anche personale, oltre che civile, fino a dire di sé, come in fondo a una vita, che cosa significava e significa l’improvviso trovarsi senza un bene così grande, così raro, così perduto.”
(Sergio Zavoli)


VENERDI 13 GENNAIO
Teatro Elicantropo – ore 21.00
La compagnia Taverna Est in collaborazione con DAMM Teatro presenta:
’O Mare
Segnalazione speciale della giuria Premio Scenario
Uno spettacolo di Sara Sole Notarbartolo

con: Glen Çaci, Giulio Barbato, Ilaria Migliaccio, Claudio Javier Valenzuela Benegas, Giovanni Prisco

Motivazioni della giuria del Premio Scenario
Un viaggio verso il mare attraverso un territorio di confini indefiniti, luogo di fuga e di incontro per una piccola comunità di immigrati che parlano lingue diverse e dialogano attraverso la musica e le arti di strada. Nato all’ interno di un centro sociale napoletano, ’O Mare porta in scena con forza e poesia l’utopia impossibile di una microsocietà in pericolo. Un gruppo di artisti di nazionalità diverse, capace di elaborare in scrittura, drammaturgia condivisa, accenti, abilità e linguaggi scenici differenti per narrare una storia leggera e spietata, ancora aperta su un finale inevitabilmente sospeso, interpretando magicamente le possibilità metaforiche del teatro.

La storia

‘O Mare è la storia di una piccola rivoluzione possibile. Testimonia la realtà di minime zone di resistenza in cui le cose che accadono - tutte le cose, tante, sublimi o terribili - vengono celebrate e non consumate. Ci sono fughe che si compiono senza motivo, confini snaturati, leggi stupide e pericolose che impediscono il cammino.
Ci sono poi piccole figure, personaggi che sembrano inventati, che riescono a resistere, a nascondersi nella pienezza della propria luce. I personaggi di ‘O Mare per restare nascosti fanno spettacoli, suonano, si mostrano al pubblico. Stanno camminando da molti anni senza motivo, solo perché nessuna terra è la loro terra, perché non hanno il ”permesso di soggiorno” e quindi l'unica cosa possibile è quella di andare, di continuo, verso il mare, qualsiasi cosa nasconda.


SABATO 14 GENNAIO
Teatro Elicantropo – ore 21.00
LA TRAGEDIA NEGATA
Narramondo
con Nicola PannelliCollaborazione alla regia Luigi Albert e Carlo OrlandoCollaborazione tecnica Laura Benzi
Il 16 marzo 1978 un nucleo delle brigate rosse sequestra Aldo Moro, l’allora presidente della Democrazia Cristiana. Mai fino a quel momento l¹attacco brigatista al cuore dello stato era arrivato così in alto. Si trattava di un salto nel buio al di là di un confine tracciato e mai superato.
Il Potere e il Palazzo. Assalire la Storia e deviare il suo corso. Questa è la posta. In gioco è il futuro di tutti.
Era una guerra - c'è chi dichiara - e come tale le BR l'hanno condotta, diretta, vissuta, subita e fatta subire. Morire e dare la morte. Dall’altra parte si nega, si esorcizza, si oblia e si rimuove. La vicenda di Moro e dei suoi rapitori ricostruita attraverso le loro parole. Quali parole?C’è chi dice che un trauma rimosso alla lunga fa più male alle persone di ciò che l’ha provocato. C'è chi non vuole piu' fare del male a nessuno qualunque sia il prezzo da pagare. C’è chi da subito voleva non esserci, non ha retto lo sforzo ed è scoppiato come una vena che scoppia.Spietata, lucida, dolorosa e ironica ricostruzione dei fatti, la narrazione non è documentaristica, né dietrologica. Ripercorre tutto il tragico e il melodrammatico dell'evento italiano più significativo e più rimosso degli ultimi decenni. Senza volere salvare nessuno. Un solo attore che fa tutto, un mostro a sei teste quale è la memoria, la realtà storica, la retorica di ieri e quella di oggi, il tempo che passa, l'azzeramento delle coscienze, la libertà e la morte.


DOMENICA 15 GENNAIO
Teatro Elicantropo – ore 21.00
Presente indicativo, presenta
DUE GOCCE DI SANGUE
di Patrizio Cigliano
Premio Enrico Maria Salerno 2002
Con Lorenzo d’Amico e Stefano Cecilia.
Regia di Rosario Arena

Due Gocce di Sangue non è una storia prettamente politica e non è neanche un testo ideologicamente schierato, sarebbe troppo facile puntare il dito. E' un incontro di diversi, diversi non per scelta ma per tradizione, è la storia di due incomunicabilità.
Una stanza buia e claustrofobica, un interrogatorio spietato e incalzante, durante il quale due uomini, due popoli, due menti, due cuori, due gocce di sangue di una ferita sempre aperta si avvicinano, si sfiorano, ma non si incontrano mai, messi a nudo e schiacciati dal peso inoppugnabile della storia.
Salem e Shayk non sono né buoni, né cattivi, fondamentalmente sono uguali. Uguali nella sconfitta, nell'impossibilità di essere liberi, ma anche uguali nella speranza, nel desiderio di un futuro diverso, senza più guerra né violenza.
Il tentativo di contribuire alla pace però fallisce ancor prima di vedere la luce, ogni spiraglio viene soffocato. I gerarchi del terrore, possono perpetrare altri massacri, altri soprusi. Non c'è più scampo, solo vittime.

Incontro con Malik Abrham docente lingua e letteratura all’università di Napoli e rappresentante in Italia dell’Università di Nasserye e Pierpaolo Punturello, Ministro di culto della Comunità Ebraica di Napoli.
Condotto da Conchita Sannino


LUNEDI 16 GENNAIO
THEATRE DE POCHE – ore 20.30
Presente indicativo, presenta
LA FERITA
Autori contro la camorra
Fortunato Calvino, Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro; Giovanni Meola, Roberto Russo; Roberto Saviano.
Conduce Conchita Sannino.

La testimonianza di chi in questi anni ha scritto e manifestato il suo impegno contro la camorra.

In questo ultimo incontro del festival, vogliamo lanciare un’iniziativa che ci auguriamo abbia un seguito.
La serata si basa sul racconto della camorra fatta da alcuni autori teatrali in testi anche già andati in scena, ed il racconto diretto - cronaca fedele della realtà- fatto da Conchita Sannino e Roberto Saviano.
Vogliamo analizzare la camorra negli aspetti più vari, a volte anche meno noti.
Consideriamo “La ferita! una precisa presa di posizione da parte di questi giovani autori, che testimoniano con le loro parole, un allarme che deve restare sempre vivo: la camorra c’è e sta anche bene!

In scena brani tratti da
Lo Sgarro , di Giovanni Meola
Cravattari, di Fortunato Calvino, con Rosa Fontanella e Rosalba Di Girolamo
La Camorra sono io , di Roberto Russo, con Agostino Chiummariello e Francesco Bianco.
Quattro, di Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro, con Daniele Russo
Qui, di Roberto Saviano, con Giuseppe Miale Di mauro
Quel cerchio di odio e vendetta attorno alle tre madri-coraggio di Conchita Sannino, con Tina Femiano

In collaborazione con il Theatre de Poche