giovedì 24 gennaio 2008

Incontro con Marco Marchese


TEATRO IL POZZO E IL PENDOLO

giovedì 24 gennaio 2008, ore 21
Un capitolo della mia vita
Conchita Sannino incontra Marco Marchese
Con la partecipazione di Antonello Cossia

Quando, nel '94, Marco è entrato nell'istituto religioso di Favara non poteva passare inosservato. Aveva appena dodici anni, capelli neri e grandi occhi verdi, era introverso e sensibile, più fragile degli altri seminaristi.
In quei corridoi lunghi e freddi e in quelle stanzette da dividere con altri seminaristi, il piccolo Marcuzzo si sente solo ed è quindi facile per lui affezionarsi ad un giovane diacono che da li a poco sarebbe diventato prete con il nome di Don Bruno.
Ma per Marco quell’incontro rappresenta l’inizio del suo percorso di dolore.
Don Bruno gli ripeteva "Non devi parlarne con nessuno", "il nostro è un rapporto unico, non è peccato e quindi non lo devi neanche confessare".
L’inizio di quegli abusi portarono Marco a soffrire di terribili coliche che nessun medicinale, nessun medico, riuscivano a guarire. Non riusciva a dormire e aveva frequenti attacchi d'asma.
Marco racconta che tutti i malesseri sono scomparsi quando scappò dal seminario e trovò il coraggio di denunciare tutto al padre rettore, al suo parroco e al vescovo. Quelle denunce però servirono solo a lenire i sintomi psicosomatici. Non fu preso alcun provvedimento nei confronti di don Bruno. Dopo il persistente silenzio della chiesa e delle sue gerarchie, Marco trovò finalmente il coraggio di parlare con i suoi genitori ed, insieme, denunciarono gli abusi alla magistratura. Nella sentenza di condanna, emessa dal giudice, al sacerdote sono state concesse le attenuanti generiche. Marco nel dolore ha trovato la forza di laurearsi in psicologia e di fondare un'associazione che si occupa delle violenze subite daii minori.


a seguire
sguardi sbarrati
video OMAGGIO DI MARIO BIANCHI

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